L’universo è un materasso

lunedì 24 ore 20:00 | Auditorium Zanotti Bianco 

Diretto e interpretato da Flavio Albanese 
Scritto da Francesco Niccolini 
Collaborazione artistica e Luci Marinella Anaclerio 
Scena da un idea di Marco Rossi e Paolo Di Benedetto 
Assistente alla regia Vincenzo Lesci 
Foto e Video DIANE Ilaria Scarpa­ Luca Telleschi 
Consulenza scientifica Prof. Marco Giliberti 
Consulenza musicale Roberto Salah-addin ReDavid 

Si ringraziano per la collaborazione e il sostegno: Piccolo Teatro di Milano, Ammirato Culture Club House, Santarcangelo dei Teatri, Alcantara Teatro e Marta Marrone

Organizzazione Dario Giliberti
Comunicazione Marilù Ursi
produzione Compagnia del Sole
Durata 70 minuti
Ètà consigliata: 8+ | ingresso: 7 €

Vincitore Eolo Awards 2018 sezione “Miglior Spettacolo”​

foto L'universo è un materassoQuesto è il grande racconto del Tempo. È diviso in quattro Capitoli. Il primo racconta il tempo in cui il Tempo non esisteva ancora: l’origine del tutto attraverso il mito, in particolare la teogonia di Esiodo. Il secondo capitolo descrive il tempo in cui la realtà era ciò che il buon senso e l’occhio umano potevano cogliere e comprendere: al mattino il Sole nasce a est, la sera tramonta a ovest, dunque il Sole gira intorno alla Terra. Il tempo di Aristotele e Tolomeo. Il terzo capitolo è la rivoluzione copernicana, in cui l’uomo scopre che la realtà non è quella che sembra. Ovvero: il Sole è il centro del mondo e la Terra immobile non è.

L’ultimo capitolo è il più ambizioso e difficile: riguarda il Novecento, da Einstein ai Quanti, l’epoca in cui l’uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto – come in teatro – è solo illusione: il tempo prima si è fatto una variabile relativa e poi è scomparso dalle leggi della fisica, lo spazio vuoto non esiste, le particelle di materia sono imprevedibili e non sono mai dove dovrebbero essere. Noi compresi, ovviamente. Tutto questo raccontato con occhi pieni di meraviglia (e anche un po’ di spavento) da un protagonista diretto di tutta la storia: il Tempo in persona, Crono, prima imperatore dell’Universo e poi, dopo essere stato sconfitto dal figlio Zeus, sempre più in disparte. Fino a sparire.
(Francesco Niccolini)

​Raccontare ad un giovane pubblico la storia del Tempo, dal Mito alla Meccanica Quantistica è divertente e utile. E’ un modo per divertirsi studiando, per imparare ridendo, e farsi le stesse domande che i più grandi Filosofi e Scienziati si sono posti nei secoli. Domande semplici ma importantissime. Il Tempo forse non esiste, come forse non esistono gli Dei, ma è altrettanto vero che esistono tutte le cose in cui crediamo. “Le cose esistono se tu le fai esistere” quelle Belle e quelle Brutte. Dedicato a chi crede e non smette mai di crederci.
(Flavio Albanese)