Ragazzi MedFest – Festival Mediterraneo dei Ragazzi – è un festival di teatro, cinema e letteratura interamente dedicato a bambini, ragazzi e giovani, nato a Reggio Calabria.
L’ideazione e l’organizzazione è a cura di SpazioTeatro , in rete con La Biblioteca dei Ragazzi, Adexo, Circolo del Cinema Cesare Zavattini. Realtà che già da diversi anni lavorano in sinergia per creare appuntamenti culturali in città.
Quando si è accesa in questa squadra la scintilla per proporre un festival delle arti dedicato ai ragazzi, abbiamo lavorato per dare vita a un appuntamento intenso, ricco e ripetibile, che inizi a trasformare Reggio in una città dei ragazzi, dove compagnie teatrali, artisti, autori, illustratori di tutta Italia si incrocino e conoscano un territorio stimolante e accogliente.
La prima edizione del Festival si è svolta a partire da marzo 2017 con appuntamenti che si sono susseguiti durante tutto l’anno: una rassegna teatrale che ha ospitato spettacoli e compagnie provenienti da tutta Italia, tra le più qualificate nel settore del Teatro Ragazzi (Buratto, Sosta Palmizi, Teatro della Maruca, Carichi Sospesi, RossoTeatro, Bam!Bam! Teatro); appuntamenti dedicati alla narrativa per bambini e ragazzi, incontri con l’autore (Guido Quarzo, Fabian Negrin, Michele D’Ignazio), mostre e visite guidate; letture ad alta voce per bambini e ragazzi; laboratori e workshop; parate di strada e perfomance musicali che hanno animato il centro cittadino; e infine la Produzione Speciale per il Festival: lo spettacolo “ Il vento magico” che ha debuttato al Teatro F. Cilea di Reggio Calabria a novembre.
Tutto questo grazie anche al Bando P.I.S.U. Città di Reggio Calabria che ha co-finanziato la prima edizione dell’evento culturale.
Ora – raccolto ed elaborato da parte dello staff l’eccitazione dei giorni del Festival, l’entusiasmo dei giovani spettatori e delle famiglie, la soddisfazione e le attestazioni di stima degli artisti ospiti – siamo sempre più convinti della necessità di dare seguito a questa bellissima esperienza.
Nonostante l’assenza di finanziamenti pubblici ci siamo messi al lavoro per programmare una seconda edizione dall’8 al 18 novembre 2018 .
Una nuova scommessa, alla quale vi chiediamo di unirvi per azzardare insieme il sogno di una nuova festa, che a mano a mano riesca a caratterizzare la nostra città, a contribuire a donarle una misura che “vesta bene” i bambini, i ragazzi, gli adolescenti; che insomma ci stiano un po’ più comodi dentro questo “vestito metropolitano” che si accingono a vivere, condividere e molto presto a gestire e trasformare.
Quello che ci ha mossi in occasione della prima edizione era l’idea di un Mediterraneo mare di civiltà, un’immagine che portasse con sé un sapore di avventura, di attraversamento del mare come scoperta, una scoperta gioiosa in un tempo che purtroppo racconta di un Mediterraneo del tutto diverso, di traversate tutt’altro che felici.
Pensando a un festa dell’arte non eliminiamo, purtroppo, queste immagini ma siamo fermamente convinti che l’arte e la creatività abbiano la capacità e il dovere di proporre alternative di pensiero, aprire spazi di riflessione usando i linguaggi del teatro, del cinema, della letteratura, della musica; riscoprire miti, ampliare orizzonti, affinché la cronaca diventi stimolo alla crescita e non fonte di paure.
Con questo spirito erano nati i cinque protagonisti della nostra banda del mare salato che hanno ispirato il manifesto: cinque giovani avventurieri provenienti da diverse zone del mondo alla ricerca di una terra per loro ospitale.
Ci piace pensare che questi giovani abbiamo già trovato un approdo, qui sulle nostre sponde, un terreno adatto a fare da fondamenta alla loro curiosità e creatività, e che parta dall’esigenza di soddisfare la costruzione di nuovi spazi per l’arte e la bellezza.
L’esperienza di tanti anni di lavoro in città ci porta a credere fermamente che, nonostante le mancanze clamorose e i ritardi importanti, il terreno fertile ci sia davvero. Per questo chiediamo il contributo di quanti ci hanno sostenuto in questi anni e credono come noi all’importanza di dare continuità a questo lavoro di costruzione.